Gli accampamenti del re inglese e del papa intorno a Ostia, carta del 1566… COSA???
Partiamo dall’inizio, Ferrando Bertelli è un incisore ed editore italiano, nasce nel 1525 e muore nel 1580 a Venezia. E’ un editore con molte commissioni e nel 1566 stampa carte rappresentanti Osita ed altre aree coinvolte nella guerra tra Francia, Papa e Spagna. Quella che qui ci interessa sembra rappresentare gli eventi del 1557, quelli che vi abbiamo raccontato l’ultima volta, ma Ferrando probabilmente ne sa poco, riceve una commissione e fa l’incisione. Senza grande approfondimento storico e geografico.
Quindi allacciate le cinture e andiamo in viaggio nel passato… ma un passato sbagliato… FORSE!
Partiamo da alcune peculiarità del contesto: il mare in cui sfocia il Tevere è chiamato “Mare Toscano”; il porto di Traiano risulta ancora comunicante con quello di Claudio, che qui non appare nè chiuso nè insabbiato, come in realtà era! Altri segni non sembrano aderenti alla realtà: un ponte sul Tevere davanti a Gregoriopoli ed uno più vicino alla foce, approssimativamente dove oggi c’è il depuratore, invece non è segnato il ponte romano sul canale della laguna. Se vogliamo tentare un aggancio con quanto è riportato dalle altre fonti, possiamo pensare che il nostro Ferrando avesse sentito che era stato fatto un ponte davanti a Gregoriopoli durante l’assedio, ma si trattava di un ponte di barche fatto dagli spagnoli l’anno precedente, nel 1556. Il ponte prossimo alla foce, invece, potrebbe essere una semplificazione per indicare un passaggio con traghetto, una delle tante scafe tipiche dei fiumi dei secoli passati… talmente tipica, che ne abbiamo tracce fino ad epoche recenti e il ponte stradale odierno prende proprio il nome di Ponte della Scafa.
Ostia è circondata dai bastioni della rocca di Giulio II e le fortificazioni improvvisate sono distribuite lungo la foce di Fiumicino e tra l’odierna area di Procoio e gli appezzamenti vicino a Fiumara grande. Gli accampamenti, un pò più stilizzati e semplici rispetto all’incisione descritta l’altra volta, si alternano lungo costa tra Procoio e i porti imperiali. La forza preponderante è quella del Papa, che relega in piccole aree di difficile difesa l’esercito inviato da Filippo II e comandato dal Duca d’Alba. Però nell’intestazione generale della carta troviamo una scritta che sembra portarci fuori strada, quella già citata all’inizio: “… delli eserciti del papa, del Re de Inghilterra…”. Gli inglesi non hanno combattuto qui… E chi prende il trono inglese è Maria I Tudor, quindi non un re! Ma è possibile che si sia sbagliato così tanto il nostro Ferrando? Infatti non è un vero errore… Maria I una volta sul trono prende in sposo proprio Filippo II. Lei diviene regina d’Inghilterra e regina consorte dei possedimenti spagnoli, come Filippo diviene re consorte d’Inghilterra. Ecco spiegato l’apparente errore dietro questa fonte, che ci racconta in modo approssimato ma sostanzialmente corretto il secondo anno di guerra intorno ad Ostia.
A cura di Tberio Bellotti