Molte volte ci si chiede perché studiare la storia o perché studiare geologia o biologia… o qualsiasi altra materia! Stando a scuola sono osservazioni che sento fare così di frequente! Beh, il Museo Digitale Diffuso del Delta del Tevere e tutta la sua attività di ricerca forse riesce a rispondere.
Oggi, dopo i primi temporali autunnali tutto è allagto e bloccato -tanto da aver costretto gli organizzatori a rimandare la commemorazione del rastrellamento degli ebrei di Roma, a cui avremmo partecipato con un video-, ma questo non deve stupire chi conosce come è nata l’area su cui camminiamo ogni giorno, se sappiamo quale è la sua storia. Nel 1557 un alluvione ha mutato il corso del Tevere andando a togliere il fiume dal molo che sorgeva sotto la Rocca di Giulio II. In molte fasi, invece, abbiamo trascorso periodi aridi e quasi siccitosi, che hanno portato la flora e la fauna a mutare. Nei millenni siamo passati da aree forestate ad aree aperte, dalla diffusione di piante adatte alle aree umide di acqua dolce a quelle adatte all’acqua salmastra e ai terreni secchi. Conoscere profondamente, in maniera multidisciplinare, è un requisito essenziale per affrontare le sfide che ci presenta e ci presenterà il cambiamento climatico!