Cosa c’entrano le Crociate con Ostia?
Ostia si lega alle Crociate più volte nella storia, oggi scopriamo perché!
A cura di Silvia Grassi
Il primo dei vescovi di Ostia ad essere eletto Papa fu Eudes De Lagery, che assunse il nome di Urbano II nel 1088. Al momento dell’elezione l’Italia era sconvolta dalla lotta per le investiture tra Papato ed Impero e la città di Roma era in mano all’Antipapa Vittore III, sostenuto dall’imperatore Enrico IV. Dopo una resistenza eroica e grazie alle vittorie riportate dall’esercito di Matilde di Canossa, Urbano poté finalmente entrare nel Laterano nel 1094, pur dividendo con l’Antipapa il controllo della città.
Fu allora che decise di avviare una grande opera di unificazione della cristianità, così lacerata dai conflitti, progettando un’azione di grande respiro universale. Accolse infatti il richiamo dell’Imperatore d’Oriente, da anni minacciato dall’avanzata araba, per proporre alle massime autorità della Chiesa riunite nel concilio di Piacenza (1095), la formazione della “Militia Christi”, col fine di liberare Gerusalemme dalla dominazione degli infedeli.
Nello stesso anno, nel corso del Concilio di Clermont-Ferrand il pontefice inciterà anche l’animo dei principi francesi a compiere questa impresa ardua, ma gloriosa, mettendo le loro spade a servizio di Dio per restituire alla cristianità i luoghi santi del Martirio e del Sepolcro di Cristo.
Benchè lontano da Roma e con il soglio pontificio conteso e assediato dalle truppe imperiali, mai la sua autorevolezza fu più grande.
“Ormai la Francia è sovraffollata e nelle terre di Canaan scorrono latte e miele”… a queste parole tutti risposero unanimemente con quello che diventerà un grido di battaglia di “Deus lo volt” (Latino medievale per “Deus vult” = Dio lo vuole).
Fu questo l’inizio della Prima Crociata, a cui ne seguirono altre sette, tra l’XI e il XIII secolo.
Urbano morì il 29 luglio del 1099, quattordici giorni prima della Liberazione di Gerusalemme, senza vedere l’esaltante esito di quello che gli storici definiscono un capolavoro politico-religioso. Fu sepolto a Roma in una città non ancora pacificata e minacciata dalla presenza dell’antipapa Clemente III. Nonostante ciò, grazie alla statura morale e religiosa di questo Papa, la Chiesa non fu mai così autorevole e potente.
In seguito ad una diffusa venerazione, soprattutto da parte francese, Urbano II fu beatificato nel 1881. La sua festa si celebra il 29 luglio.