Era Vescovo di Ostia, diviene papa Lucio III.
Ubaldo Allucignoli fu vescovo di Ostia e di Velletri dal 1159 ed in tale veste incoronò il grande papa Alessandro III, per conto del quale fu poi a capo di numerose ambascerie presso l’imperatore Federico I detto il Barbarossa. La cattedra vescovile di Ostia permise ad Ubaldo di realizzare il meglio delle sue attività, tanto che nel 1181 fu eletto al soglio pontificio , col nome di Lucio III. Ma il clima era carico di tensioni politiche e sociali e il nuovo pontefice non poté insediarsi a Roma, dove già dal 1143 si era insediato il Libero Comune, emanando una costituzione repubblicana, per la quale il papa veniva completamente detronizzato.
Deciso a recuperare il controllo della Città Eterna, Lucio III fomentò la rivolta contro il Libero Comune da parte dell’Alta Nobiltà Romana, da sempre fedele al papato, ma ciò gli consentì di rientrare a Roma solo per un breve soggiorno, nell’inverno tra il 1181 e il 1182. Poi i fatti precipitarono con la conquista di Tuscolo da parte del Comune di Roma e l’intervento di riconquista da parte di Cristiano di Magonza fedele all’Imperatore. In questo contesto turbolento, al Papa non rimase che fuggire e raggiungere a Verona il Barbarossa . Insieme emanarono un decreto per combattere il diffondersi ormai incontrollato delle eresie. Catari, Arnaldisti, Patarini, Valdesi, disseminando nella cristianità germi di rivendicazioni dottrinarie e sociali, costituivano una minaccia sempre più forte per l’unità della Chiesa, ma anche per il potere imperiale.
L’idillio con il Barbarossa, però, fu breve. I due storici nemici, Papato e Impero si scontrarono ben presto sull’elezione del Vescovo di Treviri e sull’eredità di Matilde di Canossa. Barbarossa concordò poi il matrimonio del proprio figlio Enrico con Costanza d’Altavilla, creando un’alleanza tra Tedeschi e Normanni veramente pericolosa per il Papato. Lucio rimase solo anche nei preparativi della III Crociata. Morirà a Verona nel 1185.
A cura di Silvia Grassi