L’asfodelo (Asphodelus – ἀσφόδελος), una pianta poco considerata, che però testimonia un ambiente ben specifico, radure assolate e frequentate dai cinghiali, i quali cibandosene ne aiutano la diffusione. Castel Fusano dopo gli incendi e la cocciniglia dei pini, ha perso parte della copertura boschiva ed ora è costellato di asfodeli. Ma le radure nei boschi sono sempre state aree importanti nella nostra antichità, molte erano anche considerate sacre, basti pensare al concetto di lucus presente già nelle antiche popolazioni latine. Lì dove tra le fronde entra la luce noi esseri umani vediamo il divino (tanto che la parola Zeus – Ζεύς/Διός – è legata direttamente a quella della luce del giorno, il dì) e la natura, più semplicemente, prolifera. Nella biodiversità di queste aree troviamo, quindi, specie che, come l’asfodelo, diventano importanti nella vita reale tanto da ritagliarsi uno spazio anche nella mitologia! Un esempio: Odissea canto XI 487-491; 539; 573.
A cura di Gabriella De Luca & Tiberio Bellotti